5. Garantire una formazione medica continua libera, trasversale, indipendente

Poiché la formazione è fondamentale e prevista dalla legge è nostro intento

  • garantire che i corsi obbligatori siano gratuiti per gli iscritti all’Ordine;
  • promuovere, oltre ai corsi su argomenti tradizionali, le nuove tematiche come microbiota, epigenetica, medicina quantistica, medicina di precisione, medicina olistica, medicina integrata, medicine complementari, nutriceutica;
  • implementare la formazione medica anche con materie non strettamente mediche ma funzionali all’esercizio della professione come la psicologia, la fiscalità e la comunicazione, ormai necessarie per poter svolgere l’attività lavorativa;
  • istituire corsi che trattino dell’educazione alla salute, della prevenzione primaria, della visione di insieme del paziente e dei trattamenti integrati.

La medicina moderna e occidentale ha raggiunto importanti conquiste e ha determinato un globale miglioramento della salute e dell’aspettativa di vita delle persone. Tuttavia derive che portano al trattamento unicamente sintomatico della malattia, alla iperspecializzazione, alla frammentazione delle competenze e alla parcellizzazione del paziente in organi e apparati fanno spostare il baricentro dal paziente alla malattia, dal fine ai mezzi.

Già nel 1976 il Direttore della Merk, Henry Gadsen, dichiarò alla rivista Fortune: «Il nostro sogno è produrre farmaci per le persone sane. Questo ci permetterebbe di vendere a chiunque».

Il potere delle case farmaceutiche è in aumento e si manifesta in strategie aggressive come pubblicità accattivanti ma ingannevoli, “corteggiamento” di medici, di opinionisti e di personalità visibili e sovvenzione e promozione di ricerche mediche e studi scientifici con finalità di interesse economico. La crescita dell’influenza delle industrie del farmaco ha messo in allarme la comunità scientifica al punto che già anni fa tredici importanti riviste mediche, tra cui il Lancet, il British Medical Journal e il Dutch Journal of Medicine, sono intervenute per impedire la pubblicazione delle ricerche scientifiche che non siano state condotte in modo indipendente. Tali riviste ritengono che alcune aziende farmaceutiche sfruttano il potere di finanziamento per proteggere i propri profitti, distorcendo e celando i risultati dei test farmaceutici, talvolta con conseguenze tragiche per i pazienti.